Previdenza
Bilancio Enasarco in attivo (2)
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- Pubblicato Mercoledì, 01 Ottobre 2014 22:00
Bilancio Enasarco in attivo di 101 milioni, ma continuano le polemiche
Il nostro Ente previdenziale ha chiuso il bilancio 2013 con un attivo di 101 milioni di euro e, per effetto dell'utile realizzato, il patrimonio netto al 31 dicembre 2013 è cresciuto a 4.349 milioni di euro.
Il flusso contributivo ha registrato nel 2013 una crescita di 42 milioni rispetto al 2012, nonostante il decremento, che ormai si verifica da diversi anni, degli agenti attivi (sono coloro che hanno avuto nel corso dell'anno almeno un versamento contributivo sul proprio conto).
La gestione immobiliare dei canoni di locazione presenta un saldo negativo di 11 milioni dovuto alle dismissioni effettuate e dal conseguente calo dei canoni di locazione riscossi.
Per contro, nel 2013 si è verificata una plusvalenza di oltre 145 milioni di euro grazie al realizzo della vendita di ben 3.000 unità immobiliari, che l'Ente è riuscito a dismettere nonostante la grave crisi del mercato edilizio e creditizio.
La gestione del patrimonio finanziario è diventata molto più prudente e si è orientata su strumenti finanziari maggiormente liquidi e trasparenti, a differenza di quanto era stato fatto a volte in passato dalle precedenti gestioni e di cui si parla tanto in questi ultimi tempi.
Il portafoglio alla fine del 2013 ha consolidato un rendimento netto dello 0,67%, superiore a quanto ipotizzato nel "Bilancio Tecnico" e destinato a crescere in considerazione dei nuovi investimenti realizzati.
Gli iscritti che godono di una pensione sono cresciuti del 2% e al 31 dicembre erano 122.168; il rapporto attivi/pensionati è però ulteriormente sceso fermandosi a 2 (due attivi per ogni pensionato).
Sono cresciute le pensioni medie erogate, attestatesi a 8.786 euro annui quelle di vecchiaia, a 4.514 euro quelle di invalidità e a 4.916 quelle di reversibilità.
In tempi normali, questi dati dovrebbero rassicurare gli agenti di commercio e dovrebbero essere considerati risposte sufficienti alle tante polemiche e allarmi che in questi ultimi tempi sono stati lanciati sull'ente dalla stampa e tv (Report).
Viviamo purtroppo in tempi dove i valori sociali sembrano non esistere più; quotidianamente gli scandali coinvolgono imprese private e enti pubblici, politici e manager privati e persino le stesse autorità di controllo. Gli agenti di commercio, come tutti i cittadini, hanno perso la fiducia nelle istituzioni, per cui anche i dati positivi del bilancio Enasarco non li tranquillizzeranno sicuramente.
L'Ente ha oltre 70 anni di vita ed è sempre stato oggetto di mire da parte di interessi privati e politici, oltre che di grandi polemiche e scandali rivelatisi quasi sempre infondati. In questi anni l'Enasarco ha sempre garantito ai propri assicurati pensioni adeguate ai versamenti effettuati, e ha provveduto a elargire importanti previdenze sociali per gli iscritti e i loro familiari.
Tutto ciò anche grazie all'attenta vigilanza delle associazioni di categoria che partecipano alla gestione, Usarci per prima. È prudente affidarsi sempre ad una "buona stella", ma noi crediamo principalmente nell'impegno dei nostri rappresentanti in consiglio di amministrazione, che hanno sempre lavorato efficacemente per l'interesse della Categoria, contribuendo a far diventare l'Enasarco una delle migliori Casse di previdenza privatizzate.
Federico Rossetto
L'inchiesta di Report su Enasarco
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- Pubblicato Martedì, 15 Aprile 2008 08:03
Sorpresa e disorientamento ha suscitato nella categoria l'inchiesta di Report del 2 giugno sulle casse di previdenza privatizzate e in particolare sulla situazione degli investimenti finanziari dell'Enasarco. Il lungo servizio, anche con approssimazioni e forzature tipiche delle inchieste giornalistiche, ha puntato il dito sull'equilibrio finanziario della Fondazione sollevando dubbi sulle garanzie degli investimenti finanziari operati anni fa. Sulla base delle prime informazioni da noi raccolte risulta che il servizio non avrebbe riportato con completezza le risposte documentate alle domande poste dall' intervistatore agli organi dirigenti dell'Enasarco, generando nel telespettatore dubbi sulla competenza e affidabilità degli stessi.
Non nascondiamo l'impressione che il servizio sia stato costruito con lo scopo, anche dichiarato, di indurre gli organi competenti a commissionare l'Enasarco e probabilmente farla confluire nell'Inps. Noi Usarci, che abbiamo l'impegno primo di tutelare gli interessi degli agenti di commercio, in questo caso le loro pensioni, ci rendiamo conto che i dubbi seminati possano avere preoccupato i colleghi che giustamente si aspettano chiarimenti e possibilmente rassicurazioni.
Ci stiamo a questo scopo adoperando per ottenere dall'Enasarco risposte chiare e documementate che comunicheremo al più presto.
Inps, il cassetto previdenziale
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- Pubblicato Mercoledì, 11 Gennaio 2017 00:00
- recandosi direttamente presso le sedi Inps;
- on line, atraverso la "procedura di richiesta PIN";
- tramite contact center Inps;
- chiamando il numero verde 803 164 gratuito da rete fissa, da cellulare invece il n 06 164 164.
Contributi Inps ed Enasarco per le agenzie costituite in società
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- Pubblicato Giovedì, 19 Aprile 2018 00:00
Indennizzo per Cessazione Anticipata Attività reintrodotto dalla Legge di Stabilità 2014
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Settembre 2016 00:00
Agenti di commercio e APE sociale
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- Pubblicato Mercoledì, 04 Aprile 2018 00:00
L'APE sociale è un sussidio economico di cui possono beneficiare anche gli agenti di commercio per prestare assistenza ad un familiare con grado di invalidità pari al 100%.
Per poter accedere al contributo gli agenti devono avere compiuto 63 anni di età e avere 30 anni di contributi. I contributi di cui si parla sono quelli versati all'INPS nella gestione di artigiani e commercianti.
L'APE sociale consente di anticipare l'uscita dal lavoro sino ad un massimo di 3 anni e 7 mesi.
L'indennità è a carico dello Stato e viene erogata dall'INPS "ai lavoratori iscritti all'Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma26, della legge n. 335 del 1996".
E' possibile percepire redditi di lavoro dipendente o parasubordinato fino a 8.000 euro, oppure redditi di lavoro autonomo fino a 4.800 euro. L'indennità dell'APE sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio ove a tale data sussistano tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge, compresa la cessazione dell'attività lavorativa.
Consigliamo prima di inoltrare la domanda di valutare l'anzianità Enasarco.
L' indennizzo per Cessazione Anticipata Attività spetta agli Agenti prescindendo dai prodotti trattati
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- Pubblicato Venerdì, 24 Luglio 2015 20:04
Per gli Agenti di Commercio, al fine di ottenere il riconoscimento dell' Indennizzo per la Cessazione Anticipata Attività, non esiste alcuna distinzione a seconda dei prodotti oggetto della loro vendita.
Ciò diversamente di quanto succede invece per le imprese commerciali.
Recentemente, un Ufficio Provinciale INPS ha comunicato a un nostro associato che la sua domanda di Indennizzo per la Cessazione Anticipata dell' Attività non poteva essere accolta, perché era agente di vendita di "prodotti lubrificanti e carburanti" e quindi la stessa veniva trasmessa all'INPS di Roma per il parere definitivo.
L' Ufficio provinciale, sicuramente, ha erratamente esteso agli agenti i principi che regolano il rilascio dell' indennizzo ai commercianti e che escludono dallo stesso, fra altri, quelli che vendono prodotti lubrificanti e carburanti, perché non rientranti fra le categorie previste dalla legge.
L' USARCI, tramite il suo rappresentante nel Comitato di Gestione Commercianti, ha chiesto immediatamente chiarimenti agli Uffici Centrali INPS di Roma, che hanno precisato che l'Art. 59, comma 58 della legge n. 449 del 1997 estende il trattamento alla categoria degli Agenti di Commercio prescindendo dai prodotti trattati. Ove ricorrano gli altri requisiti (età di 62 o di 57 per le donne, 5 anni minimo di contribuzioni INPS, e cessazione definitiva dell' attività) l'assegno per indennizzo verrà corrisposto all' interessato fino al conseguimento del diritto alla Pensione di Vecchiaia.
Consigliamo di rivolgervi sempre ai nostri esperti per la formulazione e la presentazione della domanda d'indennizzo, e, a maggior ragione, in caso di comunicazione di diniego da parte degli uffici periferici dell' Ente di previdenza.
USARCI VENEZIA
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Figli, le indennità economiche erogate dall'INPS per gli agenti di commercio
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- Pubblicato Venerdì, 02 Febbraio 2018 00:00
Anche gli agenti di commercio potranno beneficiare del contributo economico erogato dall'INPS e finalizzato al sostegno della maternità e della paternità. L'indennità è riconosciuta due mesi prima del parto e per i tre mesi successivi. E' pari all'80% della retribuzione giornaliera stabilita annualmente dalla legge per il tipo di attività svolta.
A chi è rivolto
L'indennità spetta alle artigiane, commercianti (agenti di commercio), coltivatrici dirette, mezzadre, imprenditrici agricole professionali, nonché alle pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne iscritte alla gestione INPS di riferimento, in regola con il versamento dei contributi anche nei mesi compresi nel periodo di maternità.
Decorrenza e durata
Secondo quanto previsto dagli articoli 66 e seguenti del TU, l'indennità è riconosciuta due mesi prima del parto e per i tre mesi successivi. L'indennità è pagata dall'INPS con bonifico presso ufficio postale o accredito su conto corrente bancario o postale secondo la modalità scelta al momento della domanda.
Quanto spetta
Durante i periodi indennizzabili a titolo di maternità (o paternità) la lavoratrice (o il lavoratore) ha diritto a percepire un'indennità pari all'80% della retribuzione giornaliera stabilità annualmente dalla legge per il tipo di attività svolta. Per i commercianti, artigiani e agenti di commercio il contributo giornaliero è di circa 50,00 euro. In caso di interruzione di gravidanza oltre il terzo mese, è corrisposta un'indennità per un periodo di trenta giorni.
Prescrizione
Il diritto all'indennità si prescrive nel termine di un anno dalla fine del teorico periodo indennizzabile di maternità o paternità. Per interrompere la prescrizione è necessario che gli interessati presentino all'INPS, prima dello scadere dell'anno, domanda scritta per ottenere l'indennità.
Requisiti
Presupposto per l'accesso alla tutela della maternità/paternità è l'iscrizione alla gestione dell'INPS in base all'attività svolta e la regolarità del versamento dei contributi anche per i mesi compresi nel periodo di maternità. L'indennità può essere richiesta anche se l'iscrizione alla propria gestione è avvenuta successivamente alla data di inizio del periodo indennizzabile per maternità. Se l'iscrizione è ricgiesta entro i termini di legge (30 giorni dall'inizio dell'attività per artigiani e commercianti e 90 giorni dall'inizio dell'attività negli altri casi) e l'attività è iniziata prima dell'inizio del periodo di maternità, l'indennità spetta per l'intero periodo di maternità. Nel caso in cui l'attività lavorativa autonoma sia iniziata, invece, successivamente all'inizio del periodo di maternità, l'indennità spetta per il periodo successivo all'inizio dell'attività. Se l'iscrizione avviene oltre i termini di legge, l'indennità di maternità spetta a partire dalla data della domanda si iscrizione alla gestione di appartenenza.
Quando fare la domanda
Le lavoratrici autonome trasmettono la domanda a parto avvenuto.
Come fare la domanda
La domanda si presenta online all'INPS attraverso il servizio dedicato. Occorre registrarsi all'INPS on line e chiedere il PIN di accesso.
INPS, Gestione Artigiani e Commercianti – Imposizione contributiva 2015
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Aprile 2015 04:04