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Senza disco orario basta un foglietto
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- Pubblicato 08 Ottobre 2015
Sosta a tempo
L'art. 157 del Codice della strada dice che "nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l'orario in cui la sosta ha avuto inizio". In pratica, l'automobilista è tenuto a rendere conoscibile l'orario di inizio della sosta (indipendentemente dal metodo con cui lo fa), al fine di permettere il conteggio del tempo entro il quale il veicolo deve riprendere la circolazione (e non è ammesso alcun intervento di rettifica dell'orario di arrivo). Tra l'altro, nel "Prontuario delle violazioni alla circolazione stradale" più diffuso tra le forze di polizia, si legge, in relazione a questi casi, che "il conducente effettuava la sosta in area sottoposta a limitazione di tempo senza segnalare l'orario di inizio sosta in modo chiaramente visibile". E nelle note operative, infine, c'è scritto: "Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai condiìucenti segnalare in modo chiaramente visibile, con l'esposizione del disco orario o dell'attestato di pagamento (se dovuto) o con altro mezzo, l'ora in cui la sosta ha avuto inizio".
L'indicazione dell'ora di arrivo con modalità diversa dal disco orario è perfettamente legittima. Basta scriverla su un foglio di carta, che va posizionato in maniera ben visibile dall'esterno del parabrezza.
Da notare, infine, che la norma che ha istituito il cosidetto disco orario nazionale unificato, ne disciplina solamente le caratteristiche.
Fonte: Quattroruote