La concentrazione come chiave del successo
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- Pubblicato 06 Novembre 2017
Ogni giorno dobbiamo affrontare diversi impegni, nell'ambiente frenetico che ci circonda, l'elemento fondamentale su cui puntare per rendere in maniera ottimale è la concentrazione. Qualsiasi attività o mansione si svolga, la concentrazione e il focus sono fondamentali.
Obiettivi personali, aziendali, familiari e sociali, tutti a contendersi le risorse (limitate) del nostro sistema cognitivo. Non è facile riuscire a fare tutto, però si deve. Nessuno giustificherà un nostro fallimento perché avevamo troppe cose da fare e da completare. Fare tutto insieme risulta impossibile, ma mettere in ordine di priorità le cose da fare è un buon primo passo. Ad esempio, capita a tutti che durante un lavoro, venga in mente un'idea interessante. Per non perdere l'idea e la concentrazione sul compito che si sta eseguendo, risulta molto utile scrivere immediatamente l'idea per poi svilupparla in un secondo momento. Alla lunga questa risulta essere una strategia molto efficiente. Trovare la concentrazione giusta è comunque una questione non facile. Secondo alcuni ricercatori l'atto di prendersi alcuni minuti di pausa prima di agire ha un effetto molto positivo, così come concentrarsi sulla respirazione profonda.
Questa piccola pausa ci costringe a pensare a fondo al perché si sta facendo una cosa. La piccola pausa può essere trasformata in un processo mentale estremamente potente. Il processo è chiamato "WOOP" ed è stato sviluppato da Gabriele Oettingen. Questi sono gli step da seguire:
Wish: la prima cosa è capire realmente cosa vogliamo ottenere.
Outcome: la seconda cosa è rispondere alla domanda "perché?"
Obstacle: la terza è identificare quali possibili ostacoli potrebbero presentarsi.
Plan: ed infine bisogna decidere come superare o aggirare gli ostacoli.
Quindi tutte le volte che si deve iniziare una nuova attività, un progetto, ecc., è utile prendersi alcuni minuti per passare attraverso questo processo. A volte alla fine di questa attività si scopre l'inutilità di alcune iniziative oppure il fatto che non si hanno sufficienti informazioni per affrontarla nel migliore dei modi. Cruciale in ogni caso è quello di porsi sempre una domanda strategica che suona grosso modo così:
"Cosa potrebbe andare storto e cosa farò se dovesse succedere"
Da notare che questo non significa essere pessimisti, ma significa essere molto realisti, significa anticipare i problemi e prepararsi ad affrontarli. Se, dopo aver iniziato i lavori, gli ostacoli si presenteranno davvero saremo già pronti ad affrontarli. Se non avete mai utilizzato un processo come questo, lo consiglio caldamente. Può trasformare profondamente e positivamente le vostre performance.
Luigi Negretto