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Lo sportello non può rifiutare i 500 euro

500 euro
I bigliettoni da 500 euro non solo sono in vita fino al 2018 ma sono anche in corso e si devono, quindi, poter cambiare in tutte le banche.
 
Il rifiuto di operatività, al cittadino che si presenti allo sportello non è ammesso, specie quando si tratti di clientela continuativa. Parola di Banca d'Italia che, per scongiurare comportamenti anomali, ha impugnato carta e penna e steso una nota protocollata con il n. 775637, sulle operazioni di sportello mediante l'utilizzo di banconote da euro 500. La nota è stata inviata martedì 14 giugno a tutte le banche accentrate e decentrate con una raccomandata riservata. La nota prende lo spunto da diverse segnalazioni di persone che si sono rivolte agli sportelli di Bankitalia dopo aver ricevuto dai propri istituti di credito il no a cambiare i biglietti da 500 euro.
Si tratterebbe - dice Bankitalia - di dinieghi che la clientela avrebbe giudicato non adeguatamente motivati. La stessa clientela si sarebbe lamentata, inoltre, di aver ottenuto informazioni contrastanti sul comunicato emanato dalla Bce il 4 maggio che annuncia la decisione di non stampare più le banconote di massimo taglio dalla fine del 2018.
In buona sostanza alcune banche avrebbero mal interpretato l'avviso della Bce.
Nella sua raccomandata, Palazzo Koch ricorda innanzitutto che la Banca centrale europea, nel comunicato del 4 maggio, dopo aver decretato la futura fine della banconota in circolazione, continuerà ad avere corso legale, cioè potrà essere accettata come mezzo di pagamento nelle ordinarie transazioni commerciali; il "bigliettone", pertanto, preserverà sempre il suo valore e potrà essere cambiato a tempo indeterminato presso le banche centrali nazionali dell'Eurosistema.
Le banche pertanto devono dar corso alle operazioni richieste dalla clientela anche qualora venissero utilizzate banconote da 500 euro, adottando, naturalmente, le necessarie cautele nella verifica dell'autenticità dei biglietti. In sostanza, fatta la necessaria attenzione per i profili del riciclaggio e della possibile falsità dei biglietti in questione, la circolazione dei biglietti da 500 euro non può essere penalizzata sotto nessun aspetto: né nelle normali operazioni commerciali, né nel rapporto tra le banche e i loro clienti.