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Attualità

Il Palazzo della Gran Guardia a Verona

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Una delle più importanti e prestigiose sedi espositive in occasione delle mostre temporanee a Verona è il palazzo della Gran Guardia, edificio costruito a più riprese a partire dai primi anni del '600, quando la città di Verona faceva parte dei possedimenti in terraferma delle Repubblica di Venezia.
L'edificio fu richiesto al Doge di Venezia dall'allora Capitano della città Giovanni Mocenigo, per avere un grande porticato dove poter passare in rivista le truppe e per eseguire le esercitazioni di scherma nei giorni di pioggia. Il progetto fu realizzato da Domenico Curtoni, allievo di Michele Sanmicheli, il più grande interprete dello stile rinascimentale a Verona. Rispetto alla sobria monumentalità del Sanmicheli, Domenico Curtoni rispose con un'evoluzione dello stile più ricercato e movimentato.
Il nome del palazzo deriva dalla sua posizione a chiusura di Piazza Bra, l'ampio spazio dove si trova l'Arena, alla quale l'edificio sembra appunto fare la guardia. La Gran Guardia diventa così assieme all'Arena, a Palazzo Barbieri (il Municipio) e al Liston, uno dei lati della piazza.
I lavori per la realizzazione della Gran Guardia si fermarono a più riprese per probematiche economiche, e l'edificio fu terminato solo nell'800, in epoca austriaca. Il palazzo della Gran Guardia è stato recentemente restaurato diventando un moderno e attrezzato centro multifunzionale, dotato, oltre all'ampio portico, di un auditorium, vasti salini in grado di ospitare congressi, esposizioni, concerti, conferenze.
Nel 2006 ha ospitato la grande mostra per il cinquecentesimo anniversario della morte di Andrea Mantegna.

Per maggiori informazioni o per prenotare una visita guidata alle mostre a Verona:

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Campionato italiano di sci per agenti di commercio

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Sabato 28 febbraio agenti e amici sulle piste di slalom gigante del Monte Bondone per il tradizionale appuntamento sulla neve, a sfidarsi sulla pista 3 TRE per il XXI Memorial Umberto Brugnara organizzato dal Circolo Usarci di Trento.

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Biosaunaterapia

biosauna

La letteratura scientifica sta evidenziando gli effetti terapeutici della biosauna. Fare la biosauna secondo un protocollo particolare determina effetti positivi sia in senso preventivo che curativo per molte patologie: contratture e affaticamenti muscolari, artrosi, obesità, cellulite, raffreddori, influenze, bronchiti, polmoniti, ritenzione idrica, inestetismi cutanei, nevrosi, patologie cardiache lievi.

Con la biosauna tutto il sistema circolatorio viene sollecitato e stimolato ad una vaso-dilatazione sistemica. La permanenza nelle biosauna, inoltre, induce un temporaneo innalzamento della temperatura corporea (fino ad un massimo di 39,5°C) detto febbre artificiale o terapeutica che, quando avviene con assiduità, mantiene "in allerta" il sistema immunitario rafforzando così ulteriormente le difese dell'organismo.

Il cuore si allena

I positivi effetti della biosauna sul cuore sono confermati, viene suggerita spesso come forma di riabilitazione (a debita distanza di tempo). Entrati in biosauna, la frequenza cardiaca sale fino a 90-120 battiti al minuto: gli stessi battiti si fanno contemporaneamente più profondi , il che determina il rafforzamento del muscolo cardiaco con un generale miglioramento di tutto l'apparato cardiocircolatorio.

Il protocollo terapeutico

Per le patologie evidenziate suggeriamo il seguente protocollo:    1° fase - 10 minuti di permanenza e successiva doccia tiepida

                                                                                                        2° fase - 15 mimuti di permanenza e successiva doccia tiepida

                                                                                                         3° fase - 20 minuti di permanenza e successiva doccia tiepida

                                                                                                        4° fase - 25 minuti di relax, distesi, coperti e bere una tisana o un integratore idrosalino ipotonico.

L'abbondante sudorazione inoltre purifica i pori della pelle che resta perciò più luminosa, liscia ed elastica. La biosauna ha anche un certo effetto dimagrante, infatti innalzando la frequenza cardiaca si aiuta il metabolismo dei grassi anche per alcune ore dopo la biosauna. Dopo tre passaggi si possono perdere fino a un chilo e mezzo, ma poiché è di vitale importanza reintegrare i liquidi perduti, bevendo, parte di questo beneficio viene perduto. 

Giorgio Pasetto
www.centrobernstein.it
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Piove !!! ..governo ....

piove governo 1

Amiche e amici agenti ben tornati dalle ferie!
Come diceva la canzone: "l'estate sta finendo e un anno se va"!
Passi l'anno che se ne va, ma sul fatto che l'estate stia finendo "io non ci sto!", non perché sia un nostalgico cronico, ma per il semplice fatto che per finire dovrebbe essere iniziata!
Almeno qui al nord quest'anno, oltre alla ripresa, non abbiamo avuto nemmeno l'estate!
A proposito di crisi state tranquilli perché come ogni anno a Ferragosto, puntuale come quello che ti chiede un euro al parcheggio, il presidente del consiglio di turno ha detto che vede la luce! A questo punto l'anno prossimo il presidente del consiglio lo potrebbe fare Furio, il tossico del mio paese, sono anni che vede la luce e non solo a Ferragosto!
I politici sono come i meteorologi: te la chiamano alla grande! Ricordo ancora a febbraio un meteorologo che diceva "preparatevi questa sarà un'estate torrida!". Due sono le cose: o si allenava a scendere in campo o era un venditore di Pinguini De Longhi!
C'è chi sostiene che il cambio di clima sia dovuto alle scie chimiche! Sapete cosa sono? Sono quelle "righe" che lasciano gli arei. I sostenitori di questa tesi dicono che siano contaminate da reagenti che cambiano il clima! Sinceramente non so se crederci o no, perché non me ne intendo, l'unico esperto di righe che conosco è Furio, che nel dubbio da quando ha saputo che potrebbe trattarsi di reagenti chimici la prima cosa che fa ogni mattina è aprire la finestra e prendere una bella boccata d'aria!
Come diceva mio nonno: "rosso di sera, mal di testa il mattino...in assenza del sole consolatevi con un bicchier di vino"! Non troppo perché siete agenti e dovete guidare e potreste rischiare di prendere una galleria in contromano scambiando i fari di un camion per la ripresa economica!
Un saluto dagli Sformato Comico e ricordate che ridere è una cosa seria!
Luca Lombardini
Sformato Comico (Luca Lombardini e Francesco Bottero)
www.sformatocomico.it o cell. 340/5327097

Laser e laserterapia

laserterapia

La luce e l'energia luminosa in generale rivestono un'importanza fondamentale nello sviluppo e nella vita di qualsiasi essere vivente; basti pensare alle piante e al ruolo decisivo che svolgono i fotoni nella realizzazione del processo fotosintetico dei vegetali.

L'energia solare agisce sui corpi grazie agli effetti provocati dalle piccole particelle di materia che la compongono, i fotoni. Le sorgenti luminose naturali a disposizione dell'uomo sono state studiate e analizzate nel tempo, arrivando alla creazione e alla specializzazione sempre più avanzata di sorgenti artificiali.

Il LASER è l'ultimo e il più avanzato tipo di sorgente luminosa oggi a nostra disposizione.  L.A.S.E.R.  (Light Amplification by Stimulated Emission  of Radiation) significa amplificazione di luce per mezzo di un'emissione stimolata di radiazioni.

Laser Terapeutici

L'importanza della luce nello sviluppo dei processi biologici era nota fin dall'antichità e i bagni di sole cui si sottoponevano gli Egizi ne sono la prova più evidente. La possibilità di concentrare la luce e di sfruttarla, in modo potenziato, per scopi diversi, fu intuita agli inizi del secolo scorso, grazie alle teorie di albert Einstein e, dopo il secondo conflitto mondiale, applicata da fisici statunitensi e sovietici. La tecnologia Laser applicata al campo medico ha visto la propria nascita alla fine degli anni '70 - inizi anni '80 e, da quel momento ha fatto registrare una continua evoluzione. La specializzazione continua ha consentito di utilizzare le sorgenti Laser per diversi usi medici e ha individuato come migliori per la biostimolazione la combinazione tra le luci Laser pulsate e i Laser continui.

Nel campo della terapia, l'emissione di luce Laser si realizza atraverso l'utilizzo di diodi. Entrambi i tipi Laser, pulsati e continui, trovano applicazione nei settori della terapia biostimolazione e nella chirurgia. L'utilizzo di diverse densità di potenza caratterizza queste due branche. La terapia Laser si divide in terapia a contatto e terapia a scanzione. I tempi di trattamento devono essere stabiliti individualmente, per ogni singolo caso. Il trattamento deve essere il più precoce possibile e coordinato con altri presidi medici. La gamma di patologie che traggono vantaggio dall'utilizzo della terapia con luce Laser è estremamente vasta.

Gli ambiti in cui la Laser terapia ottiene buoni effetti sono: artrosi, sciatalgie, poliartriti scapolo-omerale, poliartriti delle mani e piedi, epicondiliti, atrosi dell'anca nelle fasi iniziali, gonalgie con o senza versamento, torcicollo, lombaggini, Miositi, stiramenti e strappi muscolari, distorsioni articolari, tendinite, contusioni, ematosi ed ecchimosi, borsiti; dopo la rimozione di apparecchi gessati o interventi chirurgici ortopedici.

E' stato osservato che se la luce Laser è somministrata in giuste dosi, si ottiene una stimolazione di certe funzioni cellulari, soprattutto in presenza di cellule che presentano deficit funzionali. 

Giorgio Pasetto
www.centrobernstein.it
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Agenti bikers in collina

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3° Campionato italiano di mountain bike per agenti di commercio.

Domenica 11 maggio l'ormai tradizionale appuntamento per i bikers Usarci sulle splendide colline di Marostica.
In una mattinata primaverile, fresca al punto giusto per alleviare la fatica, hanno incrociato i loro cavalli d'acciaio una trentina di agenti, rincorrendosi sui rilievi tratteggiati da file di cipressi (non quelli che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti .. ma insomma), scendendo a rompicollo fra i vigneti e risalendo sbuffando sui dolci prati costellati da ulivi e ciliegi .... in effetti veniva voglia di lasciar perdere e fermarsi sotto le fronde a staccare qualche grossa rossa ciliegia.
Ma no, i nostri bikers hanno continuato imperterriti, superandosi in vertiginose discese nei prati e arrivando tutti al traguardo, vincitori e vinti, esausti e contenti, applauditi dagli spettatori generosi di incoraggiamenti.
E poi tutti all'agriturismo Ca'Tres a festeggiare in allegria i vincitori delle varie categorie.

Un grande ringraziamento per la perfetta organizzazione al Team Stoccherocicli e al loro presidente Livio Scomazzon, oltre che per la generosità ai tanti sponsor che hanno offerto i premi ai vincitori e il pacco gara a tutti i partecipanti:
Mandelli - Stardue Lee Cougan – Sgambaro - Elite (pupi) - Scicon – Capatti - Velo Marche – Puliitalia – la moglie del vicepresidente Bertin - Il mangiare per cani (Diego) - Walter Milani *
Andrea Baù

 

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Donare sangue salva molte vite e aiuta a stare in forma

Donare abitualmente sangue oltre ad essere un atto estremamente nobile comporta un virtuoso stile di vita che aiuta a stare in forma. Va ricordato che il donatore è sottoposto a visita medica ad ogni donazione e ogni anno vengono effettuate accurate e complete analisi del sangue. Il lavoratore dipendente ha poi anche diritto ad una giornata di riposo retribuita. In definitiva iniziare il percorso di donazione del sangue già nella fascia di età dei 18/25 anni significa ipotecare un progetto di vita salutare con tutti i relativi vantaggi per la propria qualità di vita futura. Grazie ai donatori l'Italia è un paese autosufficiente ormai da diversi anni e se anche nel periodo estivo può capitare che alcune regioni possano trovarsi in situazioni di carenza il Sistema è strutturato in modo da garantite lo scambio interregionale.
Nel 2015 sono stati trasfusi 8.510 emocomponenti al giorno e curati 635.693 pazienti (1.741 al giorno). Attualmente i donatori di sangue in Italia, grazie ad associazioni e federazione di volontariato (Avis, Croce Rossa, Fidas, Fratres) sono 1.7milioni e di questi 8 su 10 donano in maniera periodica, il che consente all'Italia di rientrare nella Lea (Livelli essenziali di Assistenza); tuttavia, il direttore del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Maria Liumbruno, torna a richiamare l'attenzione sulle "prospettive che derivano dalla composizione anagrafica degli italiani" e sollecita la "necessità di agire con consapevolezza per rassicurare il ricambio generazionale".
Attualmente, infatti, la fascia di età da cui proviene la maggioranza delle donazioni è quella tra i 30 ed i 55 anni. La percentuale di giovani sul totale dei donatori, nel 2015, era del 31,67%. Considerati i dati sull'invecchiamento della popolazione, entro il 2020 la riduzione dei donatori può attestarsi sul 4,5%.
Per diventare donatore, oltre ovviamente al buon stato di salute, le condizioni di base sono:
Età:compresa tra i 18 e 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero); 65 anni è l'età massima per proseguire l'attività di donazione per donatori periodici.
Pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive). 
Pressione arteriosa: sistolica (massima) tra 110 e 180 / e diastolica (minima) tra 60 e 100.
Stile di vita: nessun comportamento a rischio.
 
Gian Pietro Sartori

Ginocchio e tono muscolare

ginocchio

L'articolazione del ginocchio vive di equilibri muscolari per certi versi molto delicati soprattutto quando si richiede una funzionalità esasperata.

Oltre agli equilibri necessari alla funzionalità è richiesta anche un minimo di forza muscolare in rapporto al peso del soggetto ed al gesto sportivo che questo deve compiere. Vi sono infatti alcune patologie del ginocchio che possono dar segno di sé proprio quando il tono muscolare scende al di sotto di un determinato standard: in particolare sono le patologie a carico dei menischi e quelle a carico delle cartilagini femoro-rotulee, le prime a manifestarsi. Il motivo è da ricercare principalmente in una instabilità del ginocchio in relazione all'insufficienza muscolare ed un diminuito effetto "ammortizzatore" determinato dalla sinergia muscolare. 

Il tono ed il trofismo della muscolatura sono determinati ai fini della plasticità del movimento. 

La forza muscolare è strettamente correlata con la resistenza muscolare.  Quest'ultima è la capacità di eseguire contrazioni muscolari ripetute contro una resistenza esterna per un periodo di tempo prolungato. L' aumento della forza del muscolo tende ad incrementare anche la resistenza.

Per una persona comune, probabilmente è più importante lo sviluppo della resistenza muscolare piuttosto che quello della forza o della potenza in quanto le attività della vita quotidiana richiedono più che altro doti di resistenza muscolare. Questo aspetto si fa via via più importante con l'aumento dell'età. Per la maggior parte i movimenti compiuti nella pratica sportiva sono esplosivi per cui, per poter essere efficaci, necessitano sia di forza che di velocità.

Un programma di allenamento della forza muscolare induce molti adattamenti fisiologici; innanzitutto vi è un effetto ipertrofico delle masse muscolari, un rafforzamento delle strutture non contrattili, quali tendini, legamenti e cartilagini. Inoltre aumenta il contenuto minerale dell'osso che diventa più resistente.

METODI

L'esercizio isocinetico, l'esercizio isotonico, l'elettrostimolazione, l'esercizio isometrico, l'esercizio eccentrico, e le esercitazioni tecniche rappresentano le metodologie per migliorare la forza muscolare. Gli obiettivi del rinforzo muscolare sono: ottenere un potenziamento selettivo dei distretti muscolari prescelti, evitando di sovraccaricare le strutture adiacenti; ottenere un riequilibrio del corretto rapporto agonista/antagonista ed il riequilibrio omo/controlaterale. Spesso le metodiche di rinforzo muscolare vengono completate con l'ausilio di esercizi di stretching ed esercizi propriocettivi.  

Giorgio Pasetto

Dottore in scienze motorie – Dottore in Osteopatia
www.centrobernstein.it

 

Quando troppe ore al volante o al computer provocano la cervicalgia

CERVICALGIA

Guidare tante ore e lavorare al computer può scatenare dolore al collo. Quando TAC, risonanza magnetica, ecografie e visite specialistiche non evidenziano nulla di significativo che possa giustificare i disturbi dolorosi, si può parlare di cervicalgia muscolo tensiva. La conferma la potrà dare una radiografia. Questa mostra un'immagine che non lascia dubbi: la riduzione della lordosi cervicale. Questa curva della colonna vertebrale in caso di cervicalgia muscolo tensiva si appiattisce rendendo il collo rigido e teso. I muscoli del collo diventano talmente tesi che riescono a modificare la curvatura della colonna facendo trazione sulle vertebre alle quali sono attaccati, una trazione così forte che modifica la corretta postura della curva cervicale fino a schiacciare i dischi intervertebrali e deformare la parte del corpo vertebrale generando protusioni e artrosi.

Quasi tutti conosciamo la relazione tra stress e disturbi gastrici, colite, mal di testa, fino ad arrivare alle malattie cutanee, pochi approfondiscono il legame tra stress e cervicalgie. Questa patologia ha un esordio in genere giovanile con le prime responsabilità di studio, lavorative o familiari; naturalmente a questo si aggiungono atteggiamenti posturali sbagliati, sbagliate posizioni come alla guida, alla scrivania e mancanza di attività fisica. Il dolore cervicale è come un cane che si morde la coda: la tensione muscolare rende collo e spalle dolenti e il dolore aumenta l'involontaria contrazione muscolare e così di seguito.

Per cercare di risolvere il problema, diventa fondamentale intervenire sui muscoli, ristabilire una postura corretta e rompere il circuito dolore - tensione - dolore. Per fare ciò bisogna controllare la posizione alla guida, usare sedie ergonomiche alla scrivania e al computer e controllare la seduta (distanza dallo schermo, corretto utilizzo del mouse, ecc.).

Farmacologicamente si usano antinfiammatori e miorilassanti. Un importante aiuto può arrivare dai massaggi, dallo shiatsu, dalla ginnastica di rieducazione posturale, dallo stretching o dalle tecniche di rilassamento muscolare come lo yoga. Beneficio si ottiene anche dalle terapie elettriche come il laser, tecar o correnti antalgiche. 

Alfonso Palombo

www.usarcilanarc.it